Sifilide
La sifilide è una malattia causata dall’infezione di Treponema pallidumed è una delle malattie a trasmissione sessuale più diffusa. Oltre che con i rapporti sessuali non protetti, la sifilide può essere contratta tramite il contatto diretto con un’ulcera (sifiloma) infetta. Il Treponema pallidum penetra nel corpo attraverso le mucose o la cute, raggiunge i linfonodi periferici e rapidamente diffonde a tutto l'organismo.
Dopo il contagio è presente nel sangue del malato e in tutte le altre secrezioni corporee, ma si concentra soprattutto a livello delle lesioni che provoca su cute e genitali. Per questo motivo, l'infezione è solitamente trasmessa per contatto sessuale, attraverso il contatto con la pelle o dalla madre al feto durante la gravidanza o il parto.
La sifilide si sviluppa in vari stadi, ciascuno dei quali è caratterizzato da sintomi e decorso diversi. Dopo un primo esordio senza sintomi evidenti, la malattia si manifesta con lesioni cutanee e genitali, accompagnate da sintomi simili all'influenza. In assenza di una diagnosi e di una terapia adeguate, è possibile un'evoluzione progressiva dell'infezione. Pertanto, possono verificarsi gravi danni a livello di molteplici organi e apparati, quali cute, cuore e scheletro. Nella sua fase finale, la sifilide arriva a danneggiare il sistema nervoso centrale causando confusione mentale, demenza e paralisi progressiva.
Fortunatamente, grazie alla disponibilità di metodi diagnostici validi e all'elevata efficacia dell'antibiotico-terapia, la sifilide è oggi un'infezione controllabile e curabile. All'osservazione con microscopio in campo oscuro, questo microrganismo appare come un piccolo filamento a forma di spirale, mobile e flessibile, di lunghezza variabile di 5-20 micron.
Il Treponema pallidum è in grado di passare attraverso le mucose intatte o la cute danneggiata. L'agente responsabile della sifilide è più facilmente trasmissibile, quindi, attraverso contatti orali e rapporti sessuali vaginali e anali non protetti.
Le sedi di ingresso più frequenti sono, infatti, le mucose dei genitali e della bocca, dove il Treponema pallidum trova il suo habitat ideale per riprodursi facilmente. In seguito, questo microrganismo migra attraverso i capillari cutanei, per poi diffondere ai linfonodi, dove moltiplica fino a raggiungere livelli sufficienti a provocare la malattia clinica. In genere, i tempi di incubazione della sifilide si estendono dalle 2 alle 12 settimane.
Nei soggetti che presentano la malattia, il Treponema Pallidum si riscontra in tutti i liquidi corporei, come sperma e secrezioni vaginali. Inoltre, il batterio si trova nelle lesioni cutanee, genitali e mucose, comprese quella della bocca, che si manifestano nel corso della malattia.
Come si trasmette la Sifilide
La trasmissione della sifilide avviene principalmente attraverso rapporti sessuali non protetti, sia genitali, che orali od anali, consumati con una persona infetta e in fase contagiosa. Oltre che nei liquidi sessuali, il batterio è abbondantemente presente anche nelle lesioni provocate dalla sifilide, presenti a livello cutaneo, genitale e delle mucose in genere, comprese quella della bocca.
La sifilide è quindi trasmessa anche con il contatto diretto con le ferite o le ulcere presenti nelle zone dove principalmente si manifesta la malattia. Alcune di queste lesioni sono spesso indolori, quindi può capitare che la persona non sia consapevole di essere affetta da sifilide, rischiando così di contagiare il proprio partner. Per tale motivo, è importantissimo che i rapporti sessuali occasionali siano consumati con l'utilizzo corretto del preservativo.
Occasionalmente, la malattia può essere trasmessa anche attraverso le trasfusioni. Questa modalità di contagio è comunque ormai rarissima e perlopiù limitata ai Paesi dove il sangue non è sufficientemente controllato prima della trasfusione.
La sifilide si può contrarre anche per via trasplacentare (trasmissione da madre a figlio) e per via accidentale (utilizzo di oggetti appartenenti a persone infette come siringhe e rasoi o per contagio professionale dovuto alla manipolazione di campioni infetti).
Risulta improbabile la trasmissione in modo indiretto, quindi attraverso il contatto con oggetti, stoviglie o indumenti utilizzati da un soggetto malato. Come abbiamo visto, il Treponema pallidum, infatti, è scarsamente resistente nell'ambiente, perciò fuori dal corpo muore rapidamente.
Il test più frequentemente utilizzato per la ricerca di Treponema pallidum prevede la ricerca degli anticorpi diretti contro il batterio (test sierologici). L’infezione può essere anche trasmessa per via materno-fetale e causare gravi danni al feto, anche mortali.
SIFILIDE
- TPHA
- VDRL
- FTA Abs
- FTA IgM
Tipo campione (TC): siero
Tempi Refertazione (TR): 2gg TPHA/VDRL; 10gg FTA