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Varicella

Varicella

La varicella è una malattia infettiva ad eziologia virale, altamente contagiosa, che colpisce di preferenza durante l'infanzia. Probabilmente, si tratta della malattia esantematica con il tasso di incidenza maggiore: la varicella interessa, infatti, circa il 90% dei bambini di età inferiore ai 15 anni, ma non risparmia nemmeno gli adulti. La varicella è caratterizzata da febbre, dolori muscolari ed eruzioni vescicolari disseminate (che evolvono in croste) accompagnate da un prurito intenso, costantemente presente.

E' causata dall'infezione primaria del virus Varicella zoster e caratterizzata dalla comparsa di un esantema cutaneo o rash, che si sviluppa in 3 stadi successivi:

  • Macule rosacee
  • Vescicole/pustole
  • Croste

Oltre a questi segni cutanei, la varicella comporta febbre non elevata e da lievi sintomi generali come senso di malessere, inappetenza e mal di testa. Insieme a rosolia, morbillo, pertosse e parotite, la varicella è annoverata fra le malattie contagiose dell'infanzia, che nella maggioranza dei casi colpiscono i bambini tra i 5 e i 10 anni, nonostante non risparmi nemmeno gli adulti.

La varicella appartiene al gruppo delle cosiddette malattie esantematiche, chiamate in questo modo perché provocano un esantema, cioè un'eruzione cutanea, caratterizzata dalla comparsa sulla pelle di tante macchioline di colore che virano dal rosa tenue al rosso. In totale, le malattie matematiche sono sei: varicella, morbillo, rosolia, scarlattina, quinta malattia (roseola infantum) e sesta malattia.

Quali sono le Cause?
La varicella è provocata da un virus a DNA, il virus Varicella zoster (VZV), appartenente alla famiglia Herpesviridae. Quest'agente patogeno, talvolta chiamato anche come herpes virus di tipo 3, è particolarmente subdolo: dopo aver provocato la malattia, non viene eliminato completamente dall'organismo, ma rimane latente, rifugiandosi in alcune cellule senza dare sintomi (si parla di virus latente), in attesa di momenti favorevoli per riattivarsi. Nella maggior parte delle persone, il virus Varicella zoster non si riattiva più o si riattiva a distanza di molti anni, in corrispondenza di situazioni stressanti o di un calo delle difese immunitarie. In questi casi, però, non provoca la varicella (in genere, dopo un primo contagio, si è protetti dalla malattia), bensì il cosiddetto fuoco di Sant'Antonio o Herpes zoster.

Modalità di Trasmissione
Si trasmette molto facilmente da persona a persona per via respiratoria o, meno frequentemente, attraverso il contatto diretto con le lesioni cutanee. L'uomo è l'unico serbatoio noto del virus responsabile della varicella. La varicella si trasmette, quindi, soltanto da persona a persona:

  • Per via aerea, entrando in contatto con le secrezioni e le minuscole goccioline respiratorie diffuse nell'aria, quando una persona affetta tossisce o starnutisce
  • Tramite contatto diretto con lesioni da varicella o zoster: il siero contenuto nelle vescicole tipiche delle malattie (sia varicella, sia herpes zoster) è veicolo di contagio. Il contatto diretto con i liquidi rilasciati dall'esantema o con le superfici e gli oggetti contaminati è, quindi, una possibile modalità di trasmissione.

Una volta che tutte le vescicole sono divenute croste, il malato non è più contagioso. Il maggior numero di contagi si registra nel tardo inverno e ad inizio primavera, probabilmente a causa dei contatti ravvicinati nelle scuole.

Il test della varicella o dell’herpes zoster può essere effettuato per rilevare un’infezione attiva o pregressa del VZV. Di solito la diagnosi di varicella è esclusivamente clinica sulla base dei segni e sintomi presenti ma in alcune persone possono essere presenti lesioni della pelle atipiche; in questi casi il test della VZV può essere un utile ausilio diagnostico. In pazienti in procinto di ricevere un trapianto d’organo o nelle donne in gravidanza invece, il test della VZV può essere utile per la diagnosi di un’infezione attiva o per verificare l’immunizzazione al virus dovuta ad una precedente infezione o ad una vaccinazione.

VARICELLA ZOSTER

  • IgG
  • IgM

Tipo campione (TC): siero
Tempi Refertazione (TR): 3gg

 

 

 

 

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