Rosolia
La rosolia è una malattia contagiosa, prevalente in età infantile, dovuta a un agente infettivo virale (cioè un virus) noto col nome di Rubella virus. La sua insorgenza comporta solitamente: la comparsa di numerose macchie cutanee di colore rosso (rash cutaneo), l'ingrossamento di alcuni linfonodi situati in prossimità del collo e delle orecchie e, infine, i classici sintomi di un raffreddore.
Quando la rosolia colpisce gli adulti e le donne incinte, specie in quest'ultime, può dar luogo a gravi complicazioni. Attualmente, non esiste alcuna terapia specifica; le uniche contromisure adottabili sono: attendere la risoluzione spontanea dell'infezione e alleviare, con alcuni efficaci rimedi, i sintomi più fastidiosi. La rosolia è prevenibile in modo efficace mediante un apposito vaccino.
A causare la rosolia è un virus noto come Rubella virus; il Rubella virus appartiene al genere virale dei Rubivirus, che a loro volta rientrano nella famiglia virale dei Togavirus (o Togaviridae). In quanto Togavirus, il Rubella virus è un virus a RNA a singolo filamento, fornito di involucro esterno lipidico e di capside.
Chi colpisce la Rosolia?
Sono a rischio di rosolia tutte le persone non vaccinate e tutti gli individui che, nel corso della vita, non hanno mai contratto il virus; infatti, ammalarsi di rosolia, così come di morbillo, varicella ecc., garantisce un'immunità pressoché definitiva, che rende quasi impossibile una seconda infezione.
Come si trasmette la Rosolia?
La rosolia è trasmissibile per via diretta e via indiretta. Il virus della rosolia in genere causa infezioni lievi caratterizzate da febbre e eruzioni cutanee che persistono per 2-3 giorni. L’infezione è molto contagiosa ma prevenibile tramite i vaccini. Il test della rosolia rileva e misura gli anticorpi presenti nel sangue che sono stati prodotti dal sistema immunitario in seguito ad un’infezione o al vaccino contro la rosolia
ROSOLIA
- IgG
- IgM
Tipo campione (TC): siero
Tempi Refertazione (TR): 4gg