I rimedi per ridurre l’eritema solare
Il sole, si sa, è simbolo di buonumore, mare e tintarella, ma attenzione, quando l’esposizione è eccessiva e le temperature sono molto elevate, può causare diversi problemi alla salute, mettendo a dura prova la bellezza e il benessere della nostra pelle, se non si prestano le dovute attenzioni. Uno dei disturbi più diffusi dopo le prime giornate in spiaggia è l’eritema solare, ossia un’infiammazione cutanea molto simile ad una comune scottatura.
Arrossamento, ipersensibilità al tatto, gonfiore, secchezza e prurito, sono i principali sintomi attraverso i quali si manifesta l’eritema, la prima risposta della cute all’aggressione dei raggi ultravioletti del sole, nello specifico agli UVB. Soprattutto i primi giorni che si prende il sole, quando la pelle è ancora pallida e vulnerabile dopo lunghi mesi invernali trascorsi per lo più alla luce artificiale, bastano anche solo 10-15 minuti di esposizione solare intensa e senza adeguata protezione, per avere una reazione eritematosa.
A seconda della gravità, l’eritema può apparire come una semplice scottatura limitata agli strati più superficiali della cute oppure come un’ustione vera e propria, di primo o secondo grado, con annessa comparsa di bolle e vescicole. Le persone con occhi, capelli e carnagione molto chiari, appartenenti ai fototipi più bassi, gli anziani e soprattutto i bambini, sono i soggetti maggiormente predisposti al rischio di eritema solare, che generalmente si palesa su spalle, schiena, parte posteriore del collo e décolleté.
Prevenire le scottature, applicando sempre una protezione totale con filtri anti UV adeguati alla propria tipologia di pelle, è necessario poiché eritemi solari ricorrenti possono causare alcune complicazioni a lungo termine:
- invecchiamento precoce dei tessuti
- antiestetica formazione di rughe
- macchie e secchezza cutanea
- lesioni precancerose, come le cheratosi attiniche
- Melanomi
Che cosa fare in caso di eritema solare?
Ecco alcuni rimedi da mettere in pratica non appena si avverta fastidio o si noti arrossamento cutaneo, 6 -12 ore dopo l’esposizione:
- coprire la parte lesa; non prendere il sole sulla zona fino a guarigione avvenuta, che di norma avviene entro 4/5 giorni
- fare una doccia o immergere la scottatura in acqua fresca o tiepida (non fredda)
- lenire la pelle con creme o gel idratanti e rinfrescanti acquistabili in farmacia. Ottimi quelli a base di Aloe Vera
- provare rimedi naturali, impacchi calmanti con camomilla, calendula, eucalipto o lavanda
- bere molti liquidi, per consentire un’idratazione profonda anche dall’interno del proprio corpo
- mangiare molti cibi ricchi di betacarotene e vitamina E, micronutrienti che aiutano a rigenerare la cute e stimolare la produzione di melanina
- via libera a carote, melone, albicocche, pesche, frutti di bosco, pomodori, spinaci, olio extravergine d’oliva e frutta secca
- non toccare né grattare la scottatura, non rompere le eventuali bolle d’acqua formatesi, per scongiurare il rischio di infezioni
- alla comparsa di pus, febbre, brividi, tachicardia, nausea, oppure in caso di ustione molto estesa, rivolgersi al medico curante o ad un dermatologo.